Rinuncia ad eredità

Rinuncia ad eredità

La rinuncia all’eredità è l’atto col quale una persona dichiara di non voler conseguire un’eredità a lei devoluta. Si tratta di un atto che è utile quando si è certi del fatto che l’eredità è passiva o quando, per qualsiasi ragione, non si vuole conseguire un’eredità. Va però considerato che tutto l’impianto legislativo favorisce in ogni modo l’accettazione di eredità proprio per evitare che restino delle eredità senza titolari per lungo tempo. Pertanto “liberarsi di un’eredità” non è esattamente la cosa più semplice da farsi.

Infatti, quando si rinuncia ad un’eredità, questa, normalmente, passa ai chiamati in subordine e così, ad esempio, supponiamo che il defunto Tizione lasci il figlio Tizio il quale a sua volta ha un figlio minore Tizietto. Se Tizio rinuncia all’eredità, questa passerà a Tizietto il quale non potrà rinunciare liberamente all’eredità ma potrà rinunciare solo se autorizzato dal giudice tutelare il quale dovrà prima valutare se la rinuncia è conveniente per il minore Tizietto. Se anche Tizio non avesse figli, potrebbero subentrare fratelli e sorelle di Tizione o i loro discendenti.

Inoltre, non sempre la rinuncia è possibile. Spesso accade infatti che chi intende rinunciare ha già inconsapevolmente compiuto atti che comportano accettazione tacita di eredità. Insomma, la rinuncia all’eredità in sé e per sé non è un atto complicato, complicate sono le conseguenze che essa comporta e un’attenta valutazione dell’assetto familiare del defunto è fondamentale per capire se davvero conviene rinunciare o meno.